Nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso di sostegno psicologico è importante sapere a quale professionista rivolgersi. Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra sono le tre professioni che si occupano della salute mentale ma ognuna di queste figure svolge il proprio lavoro in base alle specifiche competenze che spesso l’utenza non conosce dettagliatamente. Per questo motivo è importante conoscere le differenze per affidarsi al professionista giusto.
La cura della salute mentale
Oggi, grazie ai social media, è possibile sentire la voce di persone che descrivono una condizione vissuta di malessere. Disagio psichico, disturbi psichiatrici diventano spesso protagonisti di video e post online.
La visibilità social si confonde con la necessità di vedere riconosciuto il dolore vissuto e questo determina contenuti di ogni tipo pubblicati online.
Ecco quindi che si parla in pochi frammenti video di DCA, di depressione e ansia, di disturbi psicotici e così via.
Non è sbagliato condividere la propria esperienza. Il punto è che spesso si condividono informazioni fuorvianti o dannosi. Il Rischio di imbattersi in profili che, più o meno consapevolmente, tendono a dare informazioni distorte, magari perché ancora intrappolate nel pensiero malato. Internet però non deve essere demonizzato per questo.
Bisogna navigare con consapevolezza e segnalare contenuti inappropriati, senza dubbio. La condivisione massiva offre anche l’opportunità di riconoscersi e non sentirsi soli nelle difficoltà. Tutto questo condividere on line ha dato inizio ad un processo di accettazione della malattia mentale e del malessere psichico. Il percorso è lungo ma sicuramente parlarne è utile.
Tra i tanti video in rete non è insolito incontrare racconti di chi ha deciso di affidarsi ad uno specialista. Diversi influencers sponsorizzano le tante piattaforme di terapia online abbattendo il pregiudizio in parte ancora presente sul decidere di affrontare un percorso psicologico.
Quale professionista scegliere?
I social però continuano ad alimentare la confusione tra le diverse figure professionali. Psicologi, psicoterapeuti, psichiatri. Counselor, mental coach. Una totalità di figure professionali che però sono estremamente diverse tra loro.
Quindi, prima di rivolgersi ad un professionista è utile capire a chi rivolgersi. Questo eviterà di essere rimandati ad un altro collega o di non trovarsi bene con la modalità di lavoro dello specialista contatto.
Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra. Quali le differenze?
Lo psicologo ha alle spalle un percorso di studi in Psicologia. Laurea triennale e specialistica sono infatti requisiti indispensabili per iscriversi all’albo A degli psicologi, non prima di aver superato l’esame di stato! La figura dello psicologo promuove il benessere e il recupero dello stesso, orientandosi alla prevenzione del disagio e dei disturbi psicologici. Lo psicologo senza specializzazione in psicoterapia non ha la formazione per lavorare con i sintomi di una psicopatologia.
Lo psicoterapeuta, invece, è uno psicologo che ha conseguito la specializzazione in psicoterapia. Questa si ottiene in una scuola riconosciuta dal MIUR, dopo quattro anni di studio. Lo psicoterapeuta ha quindi la formazione per la cura dei disturbi psicopatologici.
Psicoterapeuta e psicoanalista non sono sinonimi! Infatti, come accennato poco fa, le scuole di psicoterapia sono numerose e variano in base all’orientamento. Lo psicoanalista è uno psicoterapeuta psicanalista, ovvero uno psicologo che ha scelto di specializzarsi in una scuola ad orientamento psicoanalitico.
Conoscere l’orientamento del professionista sarà utile a capire se il suo approccio è indicato per quelle che sono le proprie necessità.
Lo psichiatra è un medico e in quanto tale è l’unico a poter prescrivere farmaci. A differenza dello psicologo che deve necessariamente frequentare una scuola di specializzazione, lo psichiatra può accedere al titolo di psicoterapeuta direttamente.
Counselor e coach?
Il counselor viene definito professionista della relazione d’aiuto. Questa figura si discosta molto dalle precedenti in quanto non esiste un percorso di studi specifico ma scuole che sono nate del corso degli anni. Non è quindi richiesta una laurea specifica per poter diventare counselor. Il coaching invece si occupa di performance e raggiungimento degli obiettivi, per questo motivo è una figura molto presente nei contesti aziendali e, più in generale, lavorativi. Il coaching si occupa comunque di ciò che attiene alla performance anche in altri ambiti. Esistono quindi i life-coach, l’health-coach, i family-coach oltre che il business-coach, ognuno con la propria area di intervento.
Si rammenta inoltre che gli psicologi possono svolgere il lavoro di counselor e coach ma non può avvenire il contrario in quanto, come riportato precedentemente, psicologi e psicoterapeuti hanno un chiaro e specifico ordinamento della professione.
Rivolgersi ad un professionista conoscendo le differenze tra quelli disponibili è importante. Questo permetterà di intraprendere un percorso finalizzato alla risoluzione del quesito con il quale si decide di intraprendere un cambiamento.
Inoltre, decidendo di contattare uno psicoterapeuta è utile capire l’orientamento del professionista, valutarne quindi la modalità di lavoro per capire se è in linea con quelle che sono le proprie attitudini e necessità.